Chi siamo

Cappella di San Bernardo

Poco distante dalla sede della Pro Loco, lungo l’antica strada per la valle Ghenza, sorge la cappella campestre dedicata a San Bernardo di Chiaravalle. Piccolo gioiello di architettura barocca a pianta esagonale, è opera di Sebastiano Guala, frassinellese illustre, canonico della Collegiata casalese di S. Maria di Piazza e valente dilettante di architettura. Il progetto e l’esecuzione sono databili verso la metà del XVII secolo. Di patronato della comunità, dopo un lungo periodo di abbandono ed una parziale esecuzione del progetto di restauro, dal 15 ottobre 2018 è stata riaperta al culto ed offre una piacevole sosta al visitatore nell’emiciclo esterno che l’abbraccia. La Pro Loco con una generosa offerta ha contribuito ai lavori di manutenzione.

Il castello Sacchi Nemours

Una presenza millenaria occupa la posizione dominante sull’abitato del borgo, quella del castrum curtense già citato nel diploma imperiale del 1041. Nel 1298 il nucleo medievale fortificato venne infeudato a Barlofa di Namur, capostipite della famiglia che per oltre venti generazioni tenne in prevalenza l’egemonia feudale sul borgo. Trasformato da struttura difensiva a residenza signorile all’inizio del ‘700 e fino alla metà del secolo scorso, dopo l’ultimo passaggio di proprietà importanti lavori di restauro conservativo hanno riportato gli ambienti interni alla bellezza originaria. La struttura è ora un importante riferimento ricettivo e turistico. Nella sottostante parte più antica, l’ampio locale del cantinone negli anni ’70 divenne il fulcro delle attività della Pro Loco, famoso in tutto il Monferrato per indimenticabili momenti conviviali rallegrati dalla cucina monferrina con gli immancabili agnolotti, ancora oggi vanto della Pro Loco frassinellese.

Panorama

Questa immagine propone il borgo collinare visto da Sud per tutta la sua estensione, dal colle di San Martino a est, fino al Santuario della Madonna delle Grazie e della sede della Pro Loco a ovest. Un profilo inconfondibile caratterizzato dalla mole centrale del castello con le sue torri collegate da archi acuti e loggiato superiore. Lo schema architettonico a fasce alterne di laterizio e pietra da cantoni offrono un notevole effetto cromatico. A lato svetta il campanile della chiesa parrocchiale, in primo piano la ininterrotta fila dei bianchi fabbricati affacciati sull’antico spalto che delimita il nucleo abitativo centrale. Sullo sfondo fino all’orizzonte l’ampia fascia collinare con gli abitati, castelli e chiese dei paesi del territorio monferrino circostante